Garante dei diritti - Possamai, Camani e Zottis (Pd): “No a riapertura dei termini per le candidature. Imbarazzante che con i numeri a disposizione la Maggioranza non sia riuscita a trovare l’intesa su nessun nome”

16 giugno 2021

(Arv) Venezia 16 giu. 2021 -       “Il Garante dei diritti è una figura fondamentale e non può restare ostaggio dei problemi interni alla Maggioranza. È imbarazzante che, con i numeri a disposizione in Consiglio regionale, non siano riusciti a trovare l’intesa su un nome autorevole che mettesse tutti d’accordo. Siamo assolutamente contrari alla riapertura dei termini per le candidature e l’abbiamo confermato in Prima commissione con voto negativo sul Pdl del presidente Ciambetti: in 10 sono stati ammessi alla selezione, davvero nessuno di loro ha i requisiti richiesti?”.

Con queste parole, il Capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale, Giacomo Possamai, e le colleghe Vanessa Camani e Francesca Zottis, motivano “il ‘no’ alla riapertura delle candidature per trovare il successore di Mirella Gallinaro, che resterà in carica per altri 45 giorni”.

“Massima stima e rispetto per la dottoressa Gallinaro, sulla cui capacità ed esperienza nessuno ha niente da obiettare – premettono gli esponenti Dem - Anzi, speriamo che la persona che le succederà nel ruolo di Garante sia alla sua altezza. Il punto è dover votare una legge per prorogarle l’incarico, come se la scadenza del mandato fosse una notizia giunta all’improvviso, a causa dell’incapacità della Maggioranza di scegliere la persona più adatta. Anche se l’impressione è che si guardi più agli equilibri interni della Lega che non alle reali competenze”.

“Adesso saranno riaperti i termini per le candidature, così da non scontentare nessuno almeno per i prossimi 45 giorni – aggiungono i consiglieri del Pd - Vedremo se uscirà un nome nuovo o se permarrà questo stallo. Se proprio non riescono a trovare nessuno all’altezza di svolgere un ruolo così delicato, ci impegneremo a cercarlo noi”.

“Del resto, finora, il Garante era sempre stato indicato dall’Opposizione”, osservano in conclusione Possamai, Camani e Zottis.